Archivio mensile:gennaio 2016

…Rientriamo a Torino e scatta la seconda fase del programma di aggiornamento. Frequento qualche campo del campionato Dilettanti, in cinque mesi macino più chilometri di un rappresentante. Sono convinto che quei luoghi siano pieni di persone che studiano davvero il calcio, preparatissime, anche se poi non arrivano neppure ad avere le presenze necessarie in categoria per fare l’esame per il patentino. Insomma, dai campi di provincia ottengo spunti interessanti da conservare per il futuro.

Antonio Conte, TESTA, CUORE E GAMBE, Rizzoli 2013

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Reggiana-Lumezzane 2-0

25/01/2016 Reggiana-Lumezzane Posticipo della 19.Giornata di LegaPro, Girone A
Mister Colombo schiera la Reggiana con modulo 3-5-2
Perilli
Spanò Sabotic Frascatore
Mogos Bartolomei Parola Maltese Mignanelli
Siega Arma
Mister Nicolato schiera il Lumezzane con modulo 4-1-4-1
Furlan
Rapisarda Belotti Baldan Pippa
Baldassin
Mancosu Genevier Varas Valotti
Cruz
La partita inizia con un copione molto chiaro: il Lumezzane attende dentro la propria metàcampo, la Reggiana mantiene senza soluzione di continuità il possesso palla. E’ un possesso però molto lento, spesso per linee orizzontali, perciò non si generano occasioni da gol. Al 20’ è il Lumezzane che sfiora il gol su azione di contropiede, Cruz centra la traversa.
Negli ultimi 15 minuti la Reggiana si rende molto più pericolosa, riuscendo ad arrivare tra le linee degli avversari. Numerose occasioni, un palo colpito da Siega e, al 45’ il gol del vantaggio Reggiana con Siega (migliore in campo).
All’intervallo mister Nicolato effettua un cambio, sotituendo Mancosu con Terracino. Il Lumezzane si ripresenta in campo con atteggiamento più offensivo, i due esterni sono alti a formare un 4-3-3.
Sugli esterni il Lumezzane si rende pericoloso, a destra c’è un 1vs1 svantaggioso per la Reggiana, dove Frascatore è opposto al veloce Terracino. Inoltre la posizione di Varas è intermedia tra centrocampo e attacco, andando spesso a giocare dietro la punta centrale Cruz. Anche l’altro interno Genevier gioca spesso alto, creando però una zona utile per l’avversario Maltese.
Al 58’ secondo cambio Lumezzane, esce Genevier, entra Mantovani, Lumezzane che si dispone quindi 4-2-3-1.
Per rispondere alla difficoltà sul lato destro, nella Reggiana Mignanelli limita le sue avanzate e tiene la posizione, così da evitare l’uscita esterna di Frascatore.
Al 65’ il Lumezzane torna allo schieramento 4-3-3, Mantovani è il mediano basso davanti la difesa, Baldassin (migliore in campo Lumezzane) e Varas interni di centrocampo.
La Reggiana copre meglio in campo: Bartolomei colpisce il palo dopo bella azione con scambio al volo Siega, arma ed inserimento sul lato debole del centrocampista. Al 72’ su corner, Spanò segna di testa il 2-0.
Il Lumezzane nonostante il doppio svantaggio continua a spingere ed ha una clamorosa occasione fallita da Valotti. 80’ primo cambio di Colombo, entra Rampi al posto dell’esterno Mogos.
Al 90’ terzo cambio di Nicolato, Russu deve sostituire per infortunio Terracino. Anche Colombo effettua una sostituzione, esce Siega tra gli applausi ed entra Silenzi.
Finisce 2-0, vittoria meritata della Reggiana ma buona prova degli avversari.

reggiana-lumezzane

Novara-Crotone 0-1

Big match della 23. Giornata di serie B, Novara-Crotone
Baroni, forse per contrastare la doppia coppia di esterni avversari, schiera il Novara col modulo 4-4-2 rispetto al solito 4-2-3-1, scegliendo due esterni di centrocampo che possano garantire maggiore copertura.
Da Costa
Dickmann Troest Poli Garofalo
Faragò Buzzegoli Viola Corazza
Gonzalez Galabinov
Juric conferma la stessa formazione (4-3-3) del Crotone che ha battuto il Cagliari nell’ultima partita
Cordaz
Yao Claiton Ferrari
Balasa Capezzi Barberis Martella
Ricci     Budimir          Stoian
Il Novara attende nella propria metàcampo con le due linee di difesa e centrocampo, lasciando al Crotone il possesso palla e ricercando in modo quasi sistematico il lancio lungo sulla punta, in alcuni casi alzando tanto i due esterni di centrocampo a formare un 4-2-4.
Rispetto alle abitudini, nei rossoblu i due attaccanti esterni partono larghissimi (mentre Ricci solitamente va a giocare spesso sotto la prima punta).
Partita sostanzialmente equilibrata, le occasioni più pericolose sono due tiri da fuori di Galabinov e Barberis.
Al 34’ si sblocca la partita, da corner del Crotone la palla arriva al limite area sui piedi di Ricci che controlla e tira (0-1). I giocatori del Novara, schierati a zona dentro area piccola, hanno colpe per l’uscita in netto ritardo sul tiratore. Questa situazione si ripete poco dopo, ma Ricci non concretizza. Negli ultimi dieci minuti il Crotone potrebbe raddoppiare e pare avere la partita in pugno, ma nel secondo tempo la situazione cambia completamente.
All’intervallo Juric decide di togliere dal campo l’ammonito Capezzi sostituendolo con Balzano che però non approccia bene la partita, sbagliando le prime giocate.
Baroni al 51’ inserisce una seconda punta centrale di peso, Evacuo, sostituendo l’esterno sinistro Corazza e spostando al suo posto Gonzalez. Si accentua la ricerca del lancio lungo ma il Novara riesce anche ad essere più aggressivo e comincia a costruire una serie di palle gol sventate dal bravo portiere Cordaz.
Il Crotone non riesce a ripartire e Juric al 61′ decide di inserire sulla fascia destra Di Giorgio togliendo Stoian, cambio che produce qualche pericolo alla squadra avversaria. E’ comunque il Novara a dominare la partita, creando un vero assedio all’area rossoblu. Al 69’ Baroni toglie l’ammonito Buzzegoli ed inserisce Lanzafame esterno alto a destra con Faragò che passa centrocampista centrale. Al 73’ Juric decide di inserire un centrale difensivo più forte di testa, Cremonesi, per Yao, per poter contrastare le due punte fisiche avversarie. Ultima sostituzione di Baroni all’81’ con passaggio al modulo 4-3-1-2: esce Gonzalez, entra Adojan mezzala sinistra con Viola mediano basso e Faragò mezzala destra, Lanzafame trequartista dietro le punte. Il Novara paga un po’ la stanchezza del secondo tempo giocato ad alto ritmo, ma riesce comunque a creare alcune occasioni da gol su corner, anche se rischia grosso su un contropiede con Martella che centra la traversa.
Finisce la partita 0-1, ma il Novara avrebbe certamente meritato il pari per il maggior numero di occasioni create rispetto agli avversari.

novara-crotone

Da calciatore sei sempre paragonato a qualcuno e non mi piaceva. Non perchè pensassi di essere migliore o peggiore degli altri, ma non ho mai cercato un modello: il modello giusto è quello che riesci a creare di te stesso, ognuno ha una sua specificità e sceglie di essere quello che vuole. Ma non da un momento all’altro: è quanto fai ogni giorno che ti fa essere quello che sei.

Roberto Donadoni, Gazzetta dello sport Intervista esclusiva.

Sassuolo-Torino 1-1

Al Mapei Stadium si gioca l’ultima partita del Girone d’Andata di Serie A, Sassuolo-Torino.
Entrambi gli allenatori propongono il modulo tipo della propria squadra.
Di Francesco schiera il Sassuolo col 4-3-3
Consigli
Vrsaljko Cannavaro Acerbi Peluso
Biondini Magnanelli Duncan
Berardi         Defrel             Sansone
Ventura schiera il Torino col 3-5-2
Ichazo
Maksimovic Glik Moretti
Zappacosta Acquah Gazzi Benassi Gaston Silva
Immobile Belotti
Di Francesco decide di mantenere alte le proprie tre punte, che vanno a disturbare l’inizio azione avversario in un 3 contro 3 centrale. Questo costringe la squadra di Ventura a rinunciare alla costruzione dal basso. Le tre punte in fase difensiva non rientrano, probabilmente perché Di Francesco li vuole sfruttare in ripartenza alta, nonostante ciò il Sassuolo riesce a mantenere una situazione di superiorità numerica difensiva poiché Gazzi, mediano basso del Torino, gioca bloccato davanti la difesa.

La partita inizia col Sassuolo che mantiene maggiormente il possesso palla, inizialmente creando qualche pericolo sul proprio lato destro, dove Gaston Silva in un paio di occasioni va a chiudere centralmente sulla mezzala e lascia perciò libero l’esterno. (uscita di Benassi sul terzino destro)

Sistemata questa situazione, è poi il Torino ad essere più pericoloso, cercando la ripartenza con lancio lungo verticale sulle due punte che, come abitudine di Ventura, giocano vicinissime tra di loro.
Inoltre il Torino ha 1 vs 1 favorevole sul proprio lato destro, con Zappacosta.

Il possesso del Sassuolo è più lento del solito, qualche tocco di troppo sia da parte dei centrocampisti che dei difensori ; inoltre la disposizione avversaria tende a chiudere lo spazio trequarti centrale. Gli unici pericoli nascono perciò da palle inattive (corner e punizioni).
Il Torino va avanti al 22’ con Belotti ed ha anche due grosse occasioni per raddoppiare. Arriva invece il pareggio del Sassuolo al 40’ con Acerbi sugli sviluppi di un calcio di punizione.

Nell’intervallo i due tecnici non fanno alcuna modifica: il Sassuolo fa un migliore possesso palla rispetto al primo tempo limitando così le ripartenze avversarie. In particolare, si rende pericoloso Duncan che in un paio di occasioni va a sfruttare lo spazio che si crea dietro la mezzala destra Acquah. Da questa situazione nasce un’occasione pericolosa, Duncan va sul fondo e serve all’indietro Defrel che però calcia centrale sul portiere. Sull’azione successiva Toro pericoloso con un’azione simile, Immobile va sul fondo e gira dentro per Belotti, gol sfiorato.

La partita si mantiene in equilibrio: Al 74’ la prima mossa è di Di Francesco che sostituisce Berardi (crampi) con Falcinelli che va a fare la punta centrale e Defrel si allarga a destra (forse più adatto per caratteristiche).
In questa fase il Sassuolo è più pericoloso! All’80’ tre cambi contemporanei:
Di Francesco inserisce un centrocampista più tecnico Laribi per il più difensivo Biondini.
Ventura fa due cambi: esce Benassi, ammonito, sostituito da Baselli. Inserisce anche un centrale difensivo, Bovo, che entra al posto dell’esterno Zappacosta, nella cui posizione si sposta Maksimovic.
All’83’ grande occasione per il Sassuolo, cross da destra di Vrsaljko e colpo di testa di Sansone fuori.
All’88’ ultimo cambio di Di Francesco, entra l’attaccante esterno Politano per Defrel.
Finisce così, 1-1.

EUROPA LEAGUE Torino vs Brommapojkarna

Dopo anni di sperimentazione, ho scoperto che più cercavo di esercitare direttamente il mio potere sui giocatori e più ne perdevo. Ho imparato a mettere da parte il mio ego e a delegare il più possibile , senza però perdere la mia autorità nella decisione finale. Paradossalmente questo approccio ha migliorato la mia efficacia, perchè mi ha permesso di concentrarmi sul mio ruolo di “custode” della visione d’insieme di squadra.

Phil Jackson, Eleven Rings 2014

Credo che la curiosità sia l’unica cosa di cui abbiamo bisogno nella vita. Se sei curioso troverai la tua passione. E i risultati che avrai saranno il risultato di quanta passione metterai nella tua vita

Alex Zanardi 

Carpi-Udinese 2-1

Menomale che il calcio ci regala ancora storie bellissime.

Fabrizio Castori, 61 anni, 9 promozioni conquistate sul campo e debuttante in serie A, esonerato frettolosamente dopo sole 6 partite e richiamato in tutta fretta un mese dopo, si ritrova col neopromosso Carpi ancora in corsa per la salvezza al termine del girone d’andata.

Lorenzo Pasciuti, centrocampista del Carpi, scrive una pagina leggendaria nella storia del calcio, diventando il primo calciatore a segnare con la stessa squadra in 5 categorie diverse, dalla D alla A.

La partita:

Castori schiera il CARPI  4 4 1 1 confermando la stessa impostazione dello scorso anno in serie B

Belec

Zaccardo  Romagnoli  Gagliolo  Letizia

Pasciuti            Cofie    Bianco     Di gaudio

Lollo

Mbakogu

Colantuono dispone l’UDINESE  con 3 5 2

Karnezis

Piris   Danilo   Felipe

Widmer                   Lodi                Ali Adnan

Badu             B. fernandes

Perica      Therau

Mentre l’Udinese propone un palleggio lento e con numerose imprecisioni, il Carpi gioca un grande primo tempo per intensità ed applicazione, sfruttando gli errori avversari e chiudendo in vantaggio 1-0 dopo aver sfiorato più volte il secondo gol.

Gli uomini di Castori cercano soprattutto la superiorità sugli esterni, sovrapposizioni sulla fascia destra che mandano al cross Zaccardo, bravura nel 1 vs 1 di Di Gaudio sulla sinistra.

Come successo in parte anche nel primo tempo, la ripresa vede il Carpi schiacciarsi molto negli ultimi 25 metri con le due linee di difesa e centrocampo strette tra di loro.

Prima mossa di Castori al 50’: sostituzione di un centrocampista centrale, Bianco, arretramento di Lollo di fianco a Cofie ed inserimento di un’altra punta, Lasagna, allo scopo di poter ripartire meglio.

Al 51’ Colantuono sostituisce una punta Perica con un’ altra punta Di Natale. La mossa di Castori sembra aver dato i suoi frutti, Udinese non crea importanti occasioni ed il Carpi è sempre vivo nelle ripartenze.

Al 61’ entra Zapata al posto di Widmer, Colantuono passa al 4 3 1 2 Thereau trequartista dietro Di Natale e Zapata, Piris si allarga a fare il terzino destro, Ali Adnan si abbassa a fare il terzino sinistro.

Come affronta la presenza del trequartista Castori? C’è un ulteriore problema tattico, Fernandes mezzala dx, gioca molto largo; il mister biancorosso sceglie di rimanere con due linee di quattro giocatori, passa al 451 o fa altro?

Castori decide dopo pochi minuti (65’) di far entrare Crimi al posto di Di Gaudio, passando al 5 3 2 con Zaccardo che si accentra a fare il terzo centrale di difesa, Pasciuti si abbassa a fare esterno destro di difesa, Cofie mediano basso, crimi mezzala dx e lollo mezzala sn.

Al 70’ segna Lollo su una grande giocata prima di Crimi poi di Lasagna.

Al 72’ si riapre la partita, da un rimpallo la palla capita sui piedi di Zapata, 2-1.

Carpi stretto in difesa a difendere il risultato ma su un corner rischia grosso e palo Udinese.

80’ terzo cambio di Colantuono, entra Marquinho al posto di Fernandes.

Il leit motiv è sempre lo stesso, Udinese in forcing, alternando manovra e palla lunga, Carpi che difende e tenta la ripartenza con le due punte.

Al 90’ ultimo cambio di Castori, aggiunta di un altro saltatore di testa, Suagher difensore centrale per Mbakogu. Pasciuti si alza a mezzala destra, crimi passa mezzala sinistra e lollo torna dietro la punta.

Finisce così, 2-1 x il carpi, vittoria meritata!

carpi-udinese