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Bologna-Crotone 1-0

Prima giornata di Serie A, al Dall’Ara il Bologna ospite il Crotone.

Mister Roberto Donadoni conferma il modulo 4-3-3.

Mirante

Krafth   Gastaldello   Maietta   Masina

   Taider    Pulgar   Nagy

Verdi            Destro                 Krejci

Anche Mister Davide Nicola ripropone il modulo 3-4-3 già utilizzato nella prima uscita stagionale in Coppa Italia.

Cordaz

Ceccherini   Claiton   Ferrari

Sampirisi   Rodhen Salzano   Martella

Stoian         Simy         Palladino

La partita inizia con un copione imprevisto: il Bologna attua una tattica attendista, lasciando al Crotone il possesso palla. Presumibilmente Donadoni vuole creare profondità da attaccare alle spalle dei tre centrali avversari. La scelta si conferma azzeccata poiché nei primi venti minuti Verdi libera per due volte i compagni davanti al portiere: prima Destro si fa parare il tiro dal portiere, poi Krejci mette in rete ma il guardalinee segnala un inesistente fuorigioco. Nei primi minuti anche il Crotone si rende pericoloso: gli esterni Martella da sinistra e Sampirisi da destra si liberano nel duello con gli attaccanti esterni Verdi e Krejci e arrivano al cross ma la punta centrale Simy non sfrutta questi palloni. Palladino, tagliando in zona centrale alle spalle degli interni avversari, è il giocatore più importante per la manovra calabrese. Col passare dei minuti è però solamente il Bologna a rendersi pericoloso: oltre alle due occasioni già citate, si contano due pali, un gol annullato a Destro ed un sospetto rigore. Nel Bologna Krejci gioca spesso in posizione centrale quasi affiancando Destro. Al 32’ Donadoni inverte gli esterni d’attacco Verdi e Krejci ma dopo soli cinque minuti li riporta nelle posizioni iniziali. Il primo tempo termina 0-0 ma i rossoblu meriterebbero il vantaggio.

Nel secondo tempo le squadre tornano in campo con gli stessi elementi ma al 55’ Donadoni è costretto ad un cambio per infortunio, esce Maietta ed entra Oikonomu. Contemporaneamente sostituisce anche Verdi con Rizzo, che si mette subito in luce con alcune accelerazioni palla al piede. Col passare dei minuti il Crotone abbassa il suo baricentro ma il Bologna ha difficoltà nella costruzione del gioco e, per mancanza di lucidità o per ansia di trovare il gol, ricerca in più occasioni il lancio lungo facilitando così il compito dei centrali difensivi avversari. Al 78’ Donadoni effettua il terzo cambio, dentro Dzemaili per Nagy. Primo cambio per Nicola all’80’: De Giorgio al posto di Stoian. All’84’ Nicola inserisce Fazzi al posto di Martella: il neo-entrato si posiziona esterno destro a centrocampo, Sampirisi si sposta sul lato sinistro. Conseguentemente Donadoni inverte gli esterni d’attacco, Rizzo e Krejci. All’86’ Dzemaili strappa palla a centrocampo dai piedi di Palladino e fa partire un rapido contropiede che Destro finalizza. Il risultato non cambia nei rimanenti minuti di gioco.

1-0 risultato giusto per quanto visto in campo, la produzione offensiva del Crotone è stata nulla mentre per il Bologna si contano ben diciotto occasioni da gol.

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Vicenza-Cagliari 0-2

32esima Giornata di Serie B, Vicenza-Cagliari.

Mister Lerda debutta sulla panchina del Vicenza dopo l’esonero di Marino ed opta per il modulo 5-3-2.

         Benussi

Laverone  Adejo  Ligi  Sampirisi Pinato

                Vita   Moretti   Bellomo

                  Ebagua  Galano

Rastelli schiera il Cagliari con il consueto 4-3-1-2.

                       Storari

Pisacane  Salamon  Ceppitelli  Murru

         Tello  Fossati   Cinelli

                     Joao Pedro

           Farias                    Sau

La partita inizia con un miglior approccio del Vicenza che sceglie di aggredire il Cagliari per impedire la costruzione di gioco dal basso. Nella fase offensiva, i biancorossi ricercano la soluzione del cambio gioco sull’esterno opposto, grazie soprattutto alle capacità tecniche del mediano Moretti. Il Cagliari ricerca il gioco manovrato, teso a servire i tre giocatori offensivi: in alcuni casi forse eccessivamente invece di ricercare l’ampiezza coi terzini. Nella fase di non possesso il Cagliari sceglie di attendere coi due attaccanti fino a pochi metri avanti la metacampo, il trequartista Joao Pedro compie un lavoro importante di schermo sul mediano avversario Moretti.

Dopo il primo quarto d’ora, complice anche il caldo improvviso, il ritmo cala ed il Cagliari mantiene con più efficacia il possesso palla; il Vicenza chiude però gli spazi agli avversari e non concede così occasioni da rete. Sulla fascia destra, Pinato soffre in uno contro uno Farias ed è costretto a fermarlo fallosamente tanto che al 42’ viene espulso per doppia ammonizione.  Lerda provvede immediatamente ad un cambio, togliendo dal campo Galano per inserire Signori. Il Vicenza si risistema in un 4-4-1 con Sampirisi che si allarga terzino sinistro, a centrocampo Vita si allarga a destra, Moretti (centro dx) e Signori (centro-sn) in mezzo, Bellomo si allarga esterno sinistro ed Ebagua è l’unica punta.

All’intervallo Rastelli effettua un cambio inserendo un attaccante Melchiorri per Tello. Non cambia la disposizione in campo, Joao Pedro arretra interno sn, Cinelli si sposta interno dx, Farias arretra trequartista.

Nonostante l’inferiorità numerica il Vicenza si difende bene, il Cagliari mantiene il possesso ma non con la necessaria velocità tanto che l’occasione più pericolosa è un tiro da fuori area di Salomon. Al 60’ Rastelli sostituisce Joao Pedro con Munari nella stessa posizione.

Al 68’ il Cagliari va in vantaggio grazie ad una grande intuizione di Fossati, il quale, di prima, mette palla dietro le spalle della linea difensiva liberando così Melchiorri che dal fondo mette in mezzo per Cinelli che insacca. (71′)Lerda reagisce allo svantaggio inserendo una punta Raicevic per Bellomo passando così al 4-3-2 (Moretti mediano basso, Vita interno destro e Signori interno sinistro). Rastelli decide di contrastare la presenza di due attaccanti forti di testa con l’inserimento di un terzo centrale difensivo (81’) Krajnic al posto di Sau: il Cagliari si dispone quindi col 5-3-2, Salamon centrale difensivo, alla sua destra Ceppitelli e alla sua sinistra Krajnic. Contemporaneamente anche Lerda effettua l’ultimo cambio sostituendo Vita con il più offensivo Sbrissa. Il Vicenza ci prova generosamente ma, costretta a scoprirsi, concede più spazi e su un contropiede subisce il secondo gol di Melchiorri.

Finisce 0-2, risultato troppo severo per il Vicenza che ha contrastato bene la forte squadra avversaria nonostante 48 minuti di inferiorità numerica.

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Reggiana-FeralpiSalò 3-0

Reggiana e Feralpi Salò si affrontano per la 24’Giornata del campionato di LegaPRO

Colombo schiera la Reggiana col modulo 3-5-2

 Perilli

    Spanò   Parola   Sabotic

Mogos Bruccini Pazienza Maltese Siega

        Arma   Letizia

Diana dispone la Feralpisalò con modulo 4-3-3

Caglioni

Tantardini Leonarduzzi Ranellucci Allievi

   Fabris  Settembrini   Maracchi

Bracaletti     Romero       Cesaretti

La Feralpisalò mantiene il possesso palla mentre la Reggiana adotta una tattica attendista, baricentro della squadra basso, difesa a 5 giocatori, la prima uscita sugli esterni è ad opera degli interni di centrocampo. Dei tre centrocampisti della squadra di Diana, Settembrini e Maracchi rimangono in appoggio mentre Fabris si alza sistematicamente in avanti.  Nei primi 15 minuti i granata sono precipitosi nella costruzione e commettono numerosi errori. In fase di non possesso, la Feralpi lascia la costruzione ai tre difensori centrali avversari, al punta Romero si occupa di chiudere la giocata sul mediano basso, i due attaccanti esterni chiudono la giocata centrale-esterno.

La partita si decide dal 14’ al 23’ quando la Reggiana segna tre gol: dapprima sugli sviluppi di un corner con Arma, poi su azione successiva sempre ad un corner, infine con una bella combinazione sulla fascia sinistra Maltese-Siega (i due migliori in campo).

La situazione da cui nasce il secondo gol si ripeterà più volte nell’arco dell’incontro: spesso Maltese e Bruccini recuperano palla, senza pressione, sull’esterno, dove gli attaccanti esterni della Feralpi saranno lenti nel riposizionamento, e rimettono da lì palla in area con forti cross.

Sul 3-0, la Reggiana sfrutta la superiorità numerica dei tre difensori centrali, gli attaccanti avversari non modificano il loro comportamento.

All’intervallo Diana effettua il primo cambio sostituendo Maracchi con Quadri che va a sistemarsi mediano basso con Settembrini che si sposta interno sinistro. Al 52’ Tortori sostituisce Cesaretti. La Reggiana riesce a chiudere ogni spazio agli avversari per cui Diana decide con il terzo cambio di cambiare modulo passando al 4-2-4 (65’): esce l’attaccante esterno Bracaletti,  Fabris passa attaccante esterno destro, Tortori va a giocare centrale di fianco a Romero, il neo-entrato Bertolucci si posiziona attaccante esterno sinistro. Quadri e Settembrini sono i due centrocampisti centrali. Anche questa scelta non dà i suoi frutti, anzi è la Reggiana che si rende maggiormente pericolosa in un paio di occasioni.

Al 72’ Colombo effettua il primo cambio sostituendo Letizia con Nolè. Secondo cambio all’84’ con Danza che sostituisce Pazienza. Nel finale, (91’), Mecca sostituisce Maltese.

Finisce 3-0 una partita sostanzialmente decisa in nove minuti e che la FeralpiSalo, nonostante un buon inizio di gara, non è mai riuscita a riaprire.

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