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Verona-Crotone 2-1

Terzo Turno di Coppa Italia, partita ad eliminazione diretta, Verona-Crotone.

Mister Fabio Pecchia schiera il Verona con modulo 4-3-3

Rafael

Pisano   Bianchetti   Helander   Romulo

Fossati   Greco   Valoti

Fares           Pazzini           Luppi

Mister Davide Nicola sceglie il modulo 3-4-3 per il Crotone

Cordaz

Barberis   Claiton   Ceccherini

Fazzi   Capezzi   Salzano   Di Roberto

Stoian         Palladino        Tonev

La partita comincia con un netto predominio dei padroni di casa che costruiscono da subito occasioni da gol. In particolare funziona molto bene la catena di sinistra con Romulo che appoggia costantemente l’azione del talentuoso Luppi e dell’interno Valoti. Il Crotone fatica a costruire gioco, i tre attaccanti sono statici, la circolazione della palla è lenta ed imprecisa, numerosi i passaggi sbagliati. All’11’ il Verona è già in vantaggio, azione nata da sinistra con cross di Luppi e successiva ribattuta a rete di Fossati su respinta corta (complice anche Stoian che inciampa). I crotonesi faticano nelle scalate sugli attaccanti avversari e questo costringe i due esterni di centrocampo a giocare allineati alla linea difensiva. Nella fase centrale del primo tempo Pecchia effettua due modifiche: al 21’ inverte gli attaccanti esterni Luppi e Fares, al 27’ cambia il triangolo di centrocampo spostando Fossati nel ruolo di mediano basso: la posizione di interno sinistro viene occupata da Greco, Valoti diventa interno destro. Dopo la mezzora il Crotone riesce ad entrare in partita, grazie anche ai maggiori rientri di Palladino verso il centrocampo allo scopo di aiutare la costruzione del gioco. Il Crotone conquista alcuni corner, tutti battuti dal mancino Salzano. Il primo tempo termina col vantaggio del Verona per 1-0.

All’intervallo Nicola inserisce la punta Nwankwo al posto di Stoian (Palladino si allarga a sinistra e Tonev passa a destra), e Rodhen al posto di Capezzi. I due cambi ed una migliore lettura delle scalate difensive, con Barberis e Ceccherini che si allargano sul lato della palla e permettono una maggiore aggressività agli esterni di centrocampo, rendono il secondo tempo più combattuto.  La presenza di una punta fisica (Nkwankwo) consente al Crotone di poter accorciare maggiormente in fase offensiva. Inoltre nel secondo tempo i giocatori di Nicola trovano più velocemente il lancio sugli esterni di centrocampo rispetto alla manovra sul corto. Nei primi venti minuti del secondo tempo si alternano occasioni in serie per entrambe le squadre, favorite dalla propensione offensiva di tanti giocatori in campo. Al 50’ Pecchia riporta gli esterni d’attacco Luppi e Fares nelle posizioni di partenza. Al 61’ Pecchia abbassa Fares terzino sinistro, avanza Romulo attaccante esterno sinistro e porta nuovamente Luppi sul lato destro del campo. Il Verona viene più volte infilato tra il centrale Helander ed il terzino. Al 63’ il Crotone pareggia con Nkwankwo che scatta sul filo del fuorigioco e trafigge Rafael.

Al 64’ Pecchia inserisce l’interno destro Zuculini per Greco, Valoti ritorna alla sua iniziale posizione di interno sinistro.  Secondo cambio del Verona al 71’, esce Luppi ed entra l’attaccante Ganz che si posiziona sul lato sinistro, Romulo attaccante esterno destro. Sono 25 minuti molto spettacolari e ricchi di emozioni, successivamente a questi nessuna delle due squadre sembra avere la forza per trovare il gol decisivo ed i supplementari diventano la variante più probabile. Al minuto 78 però il Verona torna in vantaggio: ingenuità di Claiton che batte una punizione dalla difesa non accorgendosi della presenza di un avversario, palla persa e riconquistata da Ganz che gira in fascia a Romulo, passaggio in mezzo per Zuculini che segna. E’ il gol decisivo. All’86’ Nicola effettua la terza sostituzione, Nalini per Di Roberto. Al 90’ terzo cambio per Pecchia, entra Wszolek esterno destro, Romulo arretra nei tre di centrocampo (interno sn), esce Valoti.

La partita finisce 2-1 per il Verona che passa il turno, meritatamente per quanto fatto vedere nel primo tempo mentre la ripresa è stata molto equilibrata ed il Crotone ha avuto numerose occasioni da gol.

verona crotone

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Bologna-Trapani 2-0

Bologna e Trapani si affrontano per il terzo turno della Coppa Italia.

Mister Roberto Donadoni schiera il Bologna con modulo 4-3-3

 Mirante

Krafth   Gastaldello   Maietta   Masina

   Taider    Pulgar   Nagy

Verdi            Destro                 Krejci

Mister Serse Cosmi sceglie il modulo 5-3-2 per il Trapani

Guerrieri

Balasa   Fazio  Pagliarulo  Casasola  Rizzato

             Machin  Scozzarella   Nizzetto

             Coronado  De Cenco

Primo tempo a senso unico giocato molto bene dal Bologna: circolazione della palla rapida a pochi tocchi, ricerca del lato debole avversario, numerose palle gol create anche se non concretizzate. Il modulo 4-3-3 diventa spesso in fase offensiva 4-2-3-1 con Verdi che va a giocare centralmente sotto la prima punta Destro e Taider che si allarga a destra. Il Trapani non riesce a controbattere: la squadra ha baricentro basso, tenta un’iniziale aggressione con le due punte e gli interni di centrocampo ma il costante arretramento degli esterni difensivi sulla linea dei centrali consente al Bologna di trovare facilmente linee di passaggio.

Già nei primi dieci minuti il Bologna potrebbe andare più volte a rete, con Destro e poi con il taglio centrale di Krejci. L’occasione migliore capita a Verdi, liberato da un grande assist di Destro, ma il tiro finisce fuori. La rete del meritato vantaggio arriva solo al 41’, a seguito di una palla persa in partenza dell’azione dai giocatori del Trapani.    

Al ritorno dagli spogliatoi, Cosmi presenta una modifica allo schieramento del Trapani: dispone i suoi con il modulo 4-3-1-2, Fazio si allarga terzino destro, Pagliarulo (cn-dx) e Casasola (cn-sn) centrali, Rizzato terzino sinistro, Scozzarella mediano basso, il neo-entrato Barillà interno sinistro, Nizzetto interno destro e Machin vertice alto del rombo di centrocampo, presumibilmente con l’intenzione di contrastare il mediano basso avversario Pulgar. Invariata la coppia d’attacco, esce Balasa.

Al 47’ il Bologna raddoppia con Taider, al termine di una prolungata azione corale nella quale la squadra di casa, con pazienza, ha girato palla, a pochi tocchi individuali, in attesa del varco.

La modifica di Cosmi permette alla sua squadra di alzare il baricentro e costruire maggiormente il gioco. Il Bologna si abbassa e si rende pericoloso in contropiede, in particolare con Verdi che colpisce un palo. Donadoni effettua il primo cambio al minuto 63: esce Krejci sostituito da Di Francesco. Al 68’ Cosmi fa un cambio in attacco, Curiale per De Cenco. Al 75’ secondo cambio di Donadoni che passa al 4-2-3-1, esce Pulgar sostituito da Donsah, centrale di destra a centrocampo insieme a Nagy, Taider si allarga a destra, Di Francesco seconda punta dietro Destro. E’ una modifica che dura però pochi minuti per poi ritornare al modulo di partenza 4-3-3. (80’) Cosmi inserisce Ciaramitaro interno destro e toglie il giovane talentuoso Machin la cui posizione viene presa da Nizzetto. Anche Donadoni effettua la terza sostituzione (83’), dentro Brienza per Destro. Una vittoria netta, più di quanto il punteggio dica, 2-0, testimoniata anche dalle dichiarazioni di Cosmi nel dopo partita.    

Cesena-Arezzo 2-0

Secondo turno della Coppa Italia, il Cesena ospita l’Arezzo.

Mister Massimo Drago sceglie il modulo 4-3-3 per il Cesena

Agazzi

Balzano   Capelli Perticone   Falasco

Konè  Schiavone  Garritano

Ciano            Djuric                Ragusa

Mister Stefano Sottili dispone l’Arezzo con modulo 4-4-1-1

Benassi

Luciani   Milesi  Sirri   Sabatino

Yamga  Foglia  Corradi   Masciangelo

Grossi

Moscardelli

L’Arezzo in fase difensiva attende, a volte anche dietro la propria metà campo, lasciando ai difensori centrali avversari ampio spazio per poter salire. L’obiettivo è togliere profondità al Cesena e creare spazio per i propri esterni, in particolare Yamga più offensivo di Masciangelo. Inoltre la zona centrale del campo è ben protetta dai due centrocampisti centrali. E’ una partita molto equilibrata, nessuna delle due squadre ha il predominio del campo e non si registrano azioni pericolose. Al 24′ il Cesena sfiora il gol su punizione laterale, battuta sul secondo palo con movimento ad aggirare la linea difensiva. Al 27′ Drago inverte gli esterni d’attacco Ciano e Ragusa, quest’ultimo si era reso protagonista di un episodio di nervosismo verso l’avversario Luciani. In questa fase il Cesena riesce a mantenere maggiormente il possesso palla mentre l’Arezzo ha maggiori difficoltà nella ripartenza. Ancora su punizione laterale, sempre sfruttando lo stesso movimento, il Cesena sfiora il gol al 45′. Fine primo tempo 0-0.

Le squadre tornano in campo senza modifiche da parte dei rispettivi mister. Al 48′ Moscardelli reclama un rigore per fallo in area. Al 54′ il gol di Schiavone con tiro da fuori sugli sviluppi di un corner.

Al 65′ Sottili sostituisce Masciangelo con Erpen che va a posizionarsi esterno destro e sposta Yamga sulla fascia sinistra. E’ancora il Cesena a sfiorare il gol, sempre da palla inattiva, con Perticone di testa.

Al minuto 77 Sottili effettua un doppio cambio e passa al modulo 4-2-3-1: escono Yamga e Corradi, entrano Bearzotti attaccante esterno destro e D’Ursi attaccante esterno sinistro, Grossi retrocede nella coppia centrale di centrocampo assieme a Corradi. Al 79′ primo cambio per Drago che sostituisce Djuric con l’esterno destro Severini, Ragusa diventa la punta centrale. Un minuto dopo Ragusa si fa espellere ed il Cesena resta in dieci. Dopo un paio di minuti giocati senza attaccante centrale, Drago inserisce il terzo centrale difensivo (dx) Rigione, toglie Garritano e gioca gli ultimi minuti con modulo 5-3-1.  Capelli è il centrale difensivo affiancato da Perticone (sn). Schiavone mediano basso, Konè interno destro e Severini interno sinistro, Ciano punta.

Lo svantaggio porta l’Arezzo a giocare sbilanciato in avanti, ricercando anche il lancio lungo. Nel corso del recupero, in occasione di un corner, l’Arezzo porta a saltare anche il proprio portiere: la battuta non va a buon fine, il Cesena si impossessa del pallone e riparte velocemente con Ciano che segna il gol del 2-0.

Complessivamente risultato giusto, l’Arezzo ha creato grosse difficoltà al gioco degli avversari ma a sua volta non ha costruito importanti occasioni da gol

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Carpi-Maceratese 3-2

Coppa Italia Secondo turno, Carpi contro Maceratese.

Mister Fabrizio Castori schiera il Carpi con modulo 4-4-1-1

                             Colombi

Letizia   Romagnoli   Blanchard   Gagliolo

Pasciuti     Sabbione  Fedele      Di Gaudio

                          Catellani

                              Comi

Mister Federico Giunti sceglie il modulo 4-3-1-2 per la Maceratese

                               Forte

Franchini   Marchetti   Gattari   Broli

      Malaccari  Quadri  De Grazia

                          Turchetta

            Colombi                 Kouko

Il Carpi, pur presentando cinque nuovi acquisti, conferma l’impostazione tattica degli ultimi due anni: poca costruzione dal basso e ricerca della profondità attaccata dalle punte e dai centrocampisti esterni. La Maceratese al contrario inizia la partita ricercando il gioco palla a terra fin dal portiere. Il mediano basso Quadri si abbassa tra i due difensori centrali per creare un’iniziale superiorità numerica. Sul lato sinistro la squadra di Giunti è pericolosa grazie alle iniziative di Kouko e soprattutto De Grazia, supportati dagli inserimenti del terzino Broli. Nonostante la differenza di categoria, la squadra in trasferta gioca alla pari anche se al 10′ un errore del portiere porta alla concessione del rigore che Catellani trasforma, Carpi avanti 1-0. Il gol subito toglie sicurezza ai giocatori della Maceratese che rinunciano in più occasioni alla costruzione iniziale privilegiando il lancio lungo. Inoltre l’allineamento di Turchetta sulla linea degli attaccanti facilita il compito alla linea difensiva avversaria. Il Carpi tiene alto il ritmo e si rende pericoloso con la soluzione del lancio sugli esterni, in particolare è Blanchard a cercare Di Gaudio e Pasciuti. Al 28′ è però il talentuoso Turchetta a sfiorare il pari con un tiro a girare sul secondo palo. Al 35′ il Carpi raddoppia grazie ad una sfortunata autorete di Marchetti. Primo tempo che termina sul 2-0.

Nel secondo tempo la Maceratese si ripresenta in campo con un 4-3-3, De Grazia si allarga sul lato sinistro, Kouko attaccante esterno destro e Colombi è la punta centrale. Castori effettua una modifica a centrocampo, invertendo i due centrocampisti centrali Fedele e Sabbione. Al 47′ Catellani scatta sul filo del fuorigioco e segna il 3-0. Catellani ha poi altre due occasioni per il quarto gol. La partita sembra chiusa…

Al 66′ Giunti effettua la prima sostituzione: Palmieri attaccante esterno destro sostituisce Colombi, Kouko diventa la punta centrale. Un minuto dopo, primo cambio di Castori: esce Di Gaudio sostituito da Poli terzino destro, Letizia si alza ad esterno sinistro di centrocampo. Al 69′ un cambio per parte: Giunti inserisce il terzino destro Ventola per Malaccari, Franchini si alza interno dx di centrocampo. Castori sostituisce Comi con De Marchi. Il neo-entrato sfiora subito il gol con un tiro al volo.

Al 73′ Blanchard viene espulso e Castori riorganizza la squadra con modulo 4-3-1-1: Letizia arretra terzino destro, Poli si accentra, a centrocampo Sabbione è il mediano basso, Fedele si sposta sul centro-dx e Pasciuti si accentra interno sinistro.

Terzo cambio di Castori al 76′: Mbaye entra al posto di Pasciuti e si posiziona mediano basso, Fedele si alza interno sinistro. Nei primi minuti di superiorità numerica la Maceratese non riesce a sfruttare la situazione, l’aggressione è individuale e non di squadra così il Carpi controlla la partita. Dall’80’ però i padroni di casa abbassano il baricentro e gli ospiti creano alcune occasioni; all’86′ una giocata di Turchetta, momentaneamente spostatosi a destra, porta al 3-1 di Palmieri. Dopo il gol, Castori passa al 4-4-1: arretra Catellani a sinistra, sposta Sabbione esterno destro, in mezzo Mbaye centro-dx e Fedele centro-sn.

Terzo cambio all’88′ per Giunti, Bondioli per Gattari. La Maceratese attacca e sfiora il 3-2 con Marchetti che colpisce la traversa. Al quarto dei cinque minuti di recupero ancora Turchetta è decisivo andando a procurarsi un rigore che Quadri trasforma. E’ 3-2 ma non c’è più tempo: il Carpi, con qualche sofferenza nel finale, passa meritatamente il turno.    

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