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Mi concentro esclusivamente su quel che posso controllare

Paulo Sousa, allenatore della Fiorentina, CORRIERE DELLO SPORT – STADIO 20/10/2016

comunicazione-efficace

Il Mental Coach Professionista Moreno Marchesini commenta per GENIUS COACH:

“La comunicazione efficace è uno strumento fondamentale a disposizione del mister poichè permette di incanalare le giuste energie spostando il focus su quello che serve e che è sotto il nostro controllo”

La Comunicazione Efficace è uno dei temi che verranno trattati il 31 ottobre nel corso della Full Immersion – Nella “Testa” di ogni atleta  !

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Società e allenatore devono lavorare insieme

Commento di Roberto Civitarese, il mental coach dei calciatori professionisti, Radio Blu

A un certo punto si rompe il rapporto tra allenatore e dirigenza, questo crea instabilità nella mente dei calciatori. Sono professionisti e pagati, vero, ma quando uno tira al massimo per tanto tempo basta un granellino di sabbia per inceppare gli ingranaggi.

Società e allenatore devono lavorare insieme, ad esempio Allegri non è mai stato messo in discussione dai propri dirigenti. Questo rafforza le convinzioni del gruppo. In queste situazioni bisogna dare certezze, non dubbi.

viola

Fiorentina-Napoli 1-1

A Firenze si gioca il posticipo della 27’ Giornata di Serie A, Fiorentina-Napoli

Paulo Sousa schiera la Fiorentina con modulo 4-2-3-1

      Tatarusanu

Roncaglia   G.Rodriguez   Astori   Alonso

             Badelj     Vecino

Tello      MatiFernandez       BorjaValero

                Kalinic

Sarri dispone il Napoli con il consueto 4-3-3

  Reina

Hysaj   Albiol   Koulibaly   Ghoulam

      Allan   Jorginho   Hamsik

Callejon      Higuain     Insigne

La partita è bellissima, si affrontano due squadre propositive, che tentano di costruire gioco in qualsiasi zona di campo e, in fase difensiva, operano un pressing ultra-offensivo.

Dopo 5 minuti la Fiorentina giustifica il proprio miglior approccio alla partita con il vantaggio: corner di Borja Valero, Marcos Alonso sorprende la difesa a zona del Napoli. Clamorosamente il Napoli pareggia dopo pochissimi secondi, grazie ad un errore dello stesso Alonso.

Le squadre si dividono quasi equamente il possesso palla, la Fiorentina nella fase di costruzione alza Tello Mati Fernandez Borja Valero e Alonso sulla difesa avversaria, da lì iniziano poi i movimenti di smarcamento. Sulla fascia destra del Napoli la posizione avanzata del terzino Alonso genera qualche problema a Hysaj e Callejon, anche perché Allan tende per caratteristiche ad alzarsi in pressing. La Fiorentina si rende pericolosa grazie alla ricerca dell’ampiezza e, sulla propria fascia destra, si rende pericolosa con Tello fortissimo in 1vs1.

La partita è giocata a ritmi altissimi ed i pochi errori in fase di costruzione diventano occasioni per la ripartenza della squadra in non possesso. Proprio su uno sbaglio in impostazione di Koulibaly nasce l’occasione clamorosa di Kalinic che colpisce la traversa. Qualche minuto dopo, seconda traversa colpita da Tello.

Il Napoli gioca il calcio di possesso che l’ha resa protagonista quest’anno, seppur con qualche lentezza di troppo:  le occasioni più pericolose nascono da rapida ricerca della profondità.

Il secondo tempo ricomincia senza variazioni da parte dei due allenatori; al 60’ il Napoli sfiora il gol prima con Callejon poi con Higuain. Al 66’ Sarri decide il primo cambio, entra David Lopes a sostituire Allan. Tre minuti dopo anche Sousa effettua la prima sostituzione, Bernardeschi va a posizionarsi nel ruolo di Mati Fernandez  che poco prima aveva sfiorato il gol con un bel tiro da fuori.

Al 77’ Sarri sostituisce Callejon, che si è sacrificato tantissimo nella fase difensiva, con Mertens. Dopo qualche minuto Mertens si invertirà di fascia con Insigne; proprio dalla nuova posizione Insigne avrà l’ultima palla gol, servita da Gabbiadini, entrato al 90’ al posto di Higuain. Anche Sousa effettua un cambio al 90’, esce Badelj sostituito da Ilicic.

Finisce 1-1 una partita bellissima: la Fiorentina ha dimostrato una miglior gestione dell’attacco a difesa schierata, il Napoli probabilmente non è nel miglior momento della stagione e più volte è mancata un po’ di lucidità. Le occasioni da gol si equivalgono, pareggio giusto.

sousa sarri

Bologna-Fiorentina 1-1

24. Giornata di campionato, al Dall’Ara si affrontano Bologna e Fiorentina.
Mister Donadoni conferma il modulo 4-3-3
Da Costa
Mbaye Gastaldello Maietta Masina
Donsah Diawara Taider
Mounier Destro Giaccherini
Paulo Sousa (squalificato) schiera invece la Fiorentina con un inedito 4-4-2
Tatarusanu
Roncaglia G.Rodriguez Astori Pasqual
Bernardeschi B.Valero Vecino Tello
M.Fernandez Babacar
Per mettere in difficoltà il possesso palla viola, caratteristica principale della Fiorentina, il Bologna parte con un pressing ultra-offensivo nei primi dieci minuti. Superata questa fase, senza aver avuto importanti occasioni da gol, i rossoblu si abbassano e decidono di attendere gli avversari.
La Fiorentina mantiene il possesso non forzando quasi mai le giocate; l’impressione è che la strategia sia quella di attendere che il Bologna si scopra, viste le caratteristiche dei giocatori d’attacco, più portati al gioco in campo aperto. Infatti la prima occasione pericolosa dei viola, a metà primo tempo, nasce sulla fascia destra dove Tello, velocissimo, prende il tempo a Mbaye e si invola verso la porta, parata di da Costa. Subito dopo c’è una seconda grossa occasione per Babacar, nata da una bella azione corale della Fiorentina, sviluppata sulla destra.
In numerose occasioni Mati Fernandez e Bernardeschi si scambiano la posizione.
In fase di non possesso, la Fiorentina attua un pressing ben organizzato, che coinvolge tutti i giocatori; il lavoro alternato delle due punte toglie spazio al playmaker rossoblu Diawara.
All’intervallo Sousa effettua una sostituzione, entra Kalinic per Babacar.
Al 56’ episodio importante, viene espulso per doppia ammonizione Mati Fernandez. La Fiorentina rimane in campo senza variazioni, modulo 4-4-1.
Nonostante l’inferiorità, al 59’ arriva il gol dello 0-1, azione lineare con Borja Valero che gioca palla verticale per Kalinic che controlla di petto ed allarga sulla destra per Tello, palla in mezzo per Bernardeschi che segna.
Al 63’ arriva l’immediato pareggio rossoblu, l’azione è simile, con Fiorentina schierata a difesa dell’area Giaccherini da sinistra decide di allargare sul lato opposto, Mbaye gioca sulla sovrapposizione di Donsah che va sul fondo e gira all’indietro per lo stesso Giaccherini che ha seguito l’azione, 1-1.
Due minuti dopo Donadoni effettua il secondo cambio, entra Floccari per Mounier; un minuto dopo si decide l’inversione degli esterni d’attacco, Floccari a sinistra e Giaccherini a destra.(Durerà per 10 minuti, poi torneranno ad invertirsi)
In questa fase il copione è chiaro, la Fiorentina in inferiorità numerica si difende ed il Bologna fa la partita, cercando di girare velocemente palla da un lato all’altro. In questa fase i terzini del bologna sono più liberi di alzarsi e Diawara soprattutto gode di maggiore libertà per impostare l’azione. (sup. centrale). I viola faticano a ripartire nonostante davanti dispongano di Kalinic molto bravo nel tenere palla. Soprattutto Bernardeschi pare accusare la stanchezza ma Sousa all’81’ decide di sostituire Tello con Zarate e disporre la Fiorentina con un 4-3-2, Borja Valero vertice basso, Bernardeschi interno sn, Vecino interno dx probabilmente più adatto per caratteristiche fisiche ad andare a chiudere sulle avanzate del terzino sn Masina. Il cambio crea qualche problema alla fase difensiva del Bologna, per la posizione di Zarate, abile a ricevere palla tra le due linee.
All’82’ ultimo cambio di Donadoni, sostituzione di Taider con un centrocampista più tecnico, Brienza. Per alcuni minuti il Bologna pare disporsi con un 4-2-3-1 con Brienza avanzato rispetto a Donsah e Diawara.
Il Bologna crea un paio di occasioni senza trovare il gol. Al 90’ esce lo stremato Bernardeschi ed entra Tomovic che si va a posizionare nell’inedita posizione di interno dx di centrocampo.
Finisce 1-1, un pareggio giusto ma rimane il rammarico del Bologna di non aver sfruttato meglio i 35 minuti di superiorità numerica.

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