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NELLA “TESTA” DI OGNI CALCIATORE

Quante volte giustifichiamo una prestazione al di sotto delle attese con la frase “E’ una questione di testa” ? Siamo in grado di capirne i motivi ? Siamo capaci di risolverlo ?

E’ sempre più evidente che la componente psicologica svolge un ruolo determinante nella prestazione dell’atleta e va allenata metodologicamente, al pari degli aspetti tecnici, tattici e condizionali.

Un ciclo di cinque incontri assieme al Mental Coach Professionista Moreno Marchesini, ci permetterà di comprendere quanto una comunicazione mirata ed una gestione efficace possano migliorare concretamente il lavoro del mister.

Ogni serata sarà caratterizzata dall’interazione tra i partecipanti e dalla possibilità di trattare casi pratici da loro proposti. Gli argomenti trattati verranno sviluppati in riferimento all’età di interesse dei mister presenti.

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Presunzione o Consapevolezza dei propri mezzi?

Paul Pogba, Corriere dello sport – Stadio, 10-06-2016

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Un’analisi superficiale dell’intervista di Pogba porterebbe facilmente a pensare che siamo in presenza di un calciatore presuntuoso. Ma è realmente così? Il Mental Coach Moreno Marchesini dà a Genius Coach una chiave di lettura diversa, incentrata su principi di comunicazione ed allenamento mentale.

“Pogba sa chi vuole essere, ha una visione del giocatore che sarà e lo comunica in questa intervista, prima di tutto a sé stesso.  Avendo ben chiara dentro di sé questa immagine, il giocatore è in grado di mettere in atto tutte le strategie che servono per raggiungere quell’obiettivo. Ben diverso sarebbe stato se lui avesse detto di sentirsi già il numero uno, di ritenersi superiore agli altri. Non possiamo quindi parlare di presunzione; parliamo di alta autostima, non sentirsi inferiore a nessuno permette di lavorare ogni giorno per diventare il numero uno!

So chi sono, so chi voglio diventare e so cosa serve per arrivare ad esserlo. La presunzione è un’altra cosa.  Alta autostima, indispensabile a chiunque nel proprio mestiere, per arrivare a raggiungere il modello desiderato. Pogba punta a Pelè e a Maradona perché ha forte consapevolezza dei propri mezzi;  quanto di buono ha già realizzato lo rende sempre orgoglioso ma lui si propone di essere ancora più forte in futuro.

Pogba parla da leader, ha una mission in testa, un obiettivo chiaro e sa cosa serve per raggiungerlo: lavorare ancora più duro degli altri, dedicare tempo aggiuntivo all’allenamento, tentare la giocata più difficile sapendo che gli ostacoli, una volta superati, lo renderanno un calciatore più forte. Dichiarare quello che vogliamo è fondamentale, è il primo pilastro per costruire la nostra identità.”