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Cesena-Carpi 1-0

Terza giornata del campionato di Serie B, il Cesena ospita il Bari.

Mister Massimo Drago sceglie il modulo 4-3-3

Agazzi

Perticone   Capelli   Ligi   Renzetti

 Cinelli   Schiavone   Konè

Vitale     Djuric      Di Roberto

Mister Fabrizio Castori, festeggiatissimo ex, dispone il Carpi con il modulo 4-5-1

Colombi

Struna   Romgnoli   Gagliolo   Poli

Letizia  Crimi  Mbaye  Bianco Di Gaudio

Catellani

Partita ricca di spunti tattici nella quale i due allenatori hanno più volte modificato la propria squadra nel tentativo di avere la meglio sull’avversario.

Partenza positiva dei padroni di casa che riescono fin dai primi minuti a costruire gioco e ad ottenere un paio di corner; in particolare il taglio dentro il campo degli attaccanti esterni coordinato con l’inserimento dei terzini porta il Cesena ad arrivare sul fondo. Il Carpi punta sulle ripartenze, attendendo gli avversari all’interno della propria metacampo per poi ripartire rapidamente. Anche il Cesena nella fase difensiva concede tanti metri agli avversari, le punte iniziano a lavorare 10 metri avanti la propria metacampo. In fase di possesso palla iniziale, Cinelli si alza sulla linea d’attacco a creare un 4 contro 4 che abbassa la linea avversaria e crea spazi di gioco. Dopo un quarto d’ora nel quale i suoi giocatori hanno spesso corso a vuoto, in balia del possesso palla avversario, Castori decide di alzare Crimi in opposizione al mediano basso avversario Schiavone, il modulo è ora il consueto 4-4-1-1. Al 16’ veloce contropiede del Carpi, Catellani calcia forte, Agazzi devia in corner. Grande equilibrio nella fase centrale del primo tempo. Al 29’ Drago porta Vitale a giocare stabilmente da trequartista: Di Roberto si sposta a destra, il modulo è un asimmetrico 4-3-1-2 con Kone che sulla parte sinistra si occupa delle uscite sull’esterno. Al 35’ Castori risponde alla modifica abbassando nuovamente Mbaye mediano basso, Bianco interno dx e Crimi interno sn (4-5-1). La contrapposizione al trequartista viene comunque fatta con uno dei due difensori centrali, il terzino sinistro Poli lavora contro il diretto avversario Di Roberto, l’altro centrale difensivo gioca 1 contro 1 con Djuric visto le caratteristiche simili. Il primo tempo termina 0-0.

Il Cesena si schiera nel secondo tempo con modulo 4-2-3-1: stessa linea difensiva, Schiavone centro-dx e Kone centro-sn in mezzo, Cinelli attaccante esterno destro, Vitale trequartista, Di Roberto attaccante esterno sinistro, Djuric punta centrale. Il Carpi riparte con il 4-4-1-1 come a metà primo tempo, Crimi trequartista dietro Catellani. Al 58’ Castori inserisce l’attaccante Lasagna per poter essere più incisivo nelle ripartenze, esce Di Gaudio, il modulo ora è 5-3-2: difesa da destra a sinistra Struna Poli Romagnoli Gagliolo Letizia, a centrocampo si ricompone il terzetto inziale con Mbaye mediano basso, Crimi interno destro e Bianco interno sinistro. Nonostante aumenti il potenziale offensivo della squadra, il Carpi non si rende pericoloso grazie anche ad un’ottima applicazione delle coperture preventive da parte dei padroni di casa.

E’ invece il Cesena a gestire bene il possesso palla e a schiacciare gli avversari nella loro metacampo. Al 73’ Drago inserisce Garritano per Vitale; cinque minuti dopo effettua il secondo cambio, dentro Cascione al posto di Schiavone. Secondo cambio per Castori al minuto 82: Pasciuti per Catellani. All’86’ il Cesena passa in vantaggio: su cross da destra di Cinelli, grande giocata di Djuric che effettua un primo movimento di preparazione ad allargarsi per poi anticipare l’avversario Poli e battere Colombi. Immediatamente entrambi i mister modificano i loro schieramenti. Drago passa al 5-3-1-1: entra il centrale difensivo Rigione (centro-dx) che si dispone al fianco di Capelli e di ligi (centro-sn). Schiavone si abbassa interno dx, Cascione è il mediano basso, Konè interno sn. Castori toglie Poli ed inserisce un altro attaccante, Comi al fianco di Lasagna: il modulo è 4-4-2 con linea difensiva da destra a sinistra Struna Romagnoli Gagliolo Letizia, linea di centrocampo da destra a sinistra Pasciuti Mbaye Bianco Crimi. Il Cesena si difende con ordine e non rischia nulla nei restanti minuti, portando a casa una vittoria meritata.

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Cesena-Spezia 1-2

Gara ad eliminazione diretta dei Play-Off di Serie B, Cesena-Spezia.

Mister Drago sceglie per il Cesena il modulo 4-2-3-1

      Gomis

Fontanesi   Capelli   Magnusson   Renzetti

    Kessie     Cascione

Ciano               Falco                  Ragusa

      Djuric

Mister Di Carlo dispone lo Spezia con il modulo 4-3-3

         Chichizola

De Col   Valentini   Terzi   Migliore

      Sciaudone   Errasti   Pulzetti

Piccolo      Catellani      Kvrzic

Entrambe le squadre partono con atteggiamento aggressivo, cercando di impedire agli avversari la costruzione dal basso. In particolare, il Cesena dispone i quattro giocatori d’attacco contro i rispettivi difensori avversari ed il portiere Chichizola è costretto al rinvio lungo. Il Cesena avrebbe qualche chance in più di iniziare l’azione dal fondo, ma Gomis decide comunque per il calcio lungo. Le caratteristiche della prima punta Djuric, fortissimo di testa, consentono al Cesena di uscire dalla pressione con lancio lungo centrale; diversamente, lo Spezia ha una prima punta più portata allo scambio a terra, Catellani, che tende a venire sempre incontro, per cui la profondità è data dal movimento degli attaccanti esterni. Al 18’ da rilevare una bella azione corale del Cesena che parte palla a terra dalla difesa e, dopo 10-12 passaggi consecutivi, arriva alla conclusione sul lato sinistro con Ragusa. Lo Spezia tende a chiudere tutti gli spazi in zona centrale, coi tre centrocampisti in mezzo a stretta distanza così da occuparsi a turno del trequartista avversario Falco. Le occasioni più importanti per lo Spezia arrivano da palla inattiva, mentre il Cesena si rende pericoloso con un tiro da fuori di Kessie. Sul lato destro difensivo, Fontanesi pare in grossa difficoltà, tanto che  al minuto 32 Cascione e Kessie invertono le loro posizioni allo scopo di aiutare maggiormente il terzino. Dopo cinque minuti i due giocatori si riposizionano nelle zone di partenza. La partita è molto equilibrata: al 40’, su corner, lo Spezia va in vantaggio.

Dopo l’intervallo, le squadre tornano in campo con gli stessi schieramenti: lo Spezia ha un miglior approccio alla gara tanto da avere una grossa occasione da gol con Kvrzic per chiudere l’incontro. Drago effettua due cambi al 51’: Konè entra al posto di Fontanesi, Kessie retrocede a terzino destro, mentre Sensi sostituisce Cascione. Al 54’ Drago effettua l’inversione degli esterni d’attacco, Ragusa a destra e Ciano a sinistra. Al 55’ primo cambio per Di Carlo che è costretto a sostituire per infortunio il difensore Valentini con Postigo. Al 64’ rimessa laterale alta dentro l’area di rigore, Djuric spizzica la palla sul secondo palo dove Ragusa viene atterrato da De Col: rigore di Ciano e 1-1. Al minuto 69 Drago inverte nuovamente gli esterni d’attacco. Al 76’ Di Carlo inserisce Situm al posto di Piccolo: l’attaccante esterno si va a sistemare sul lato sinistro mentre Kvrzic passa a destra. Nonostante le squadre comincino ad accusare un po’ di stanchezza e ad allungarsi sul campo, non si registrano importanti occasioni da gol. Si avvicinano i tempi supplementari ma al minuto 84 lo Spezia trova il gol, nuovamente su corner, con Postigo che sfrutta un velo di Situm ed un rimpallo favorevole per battere a rete. Drago effettua subito il terzo cambio (85′) ed inserisce un’altra punta centrale, Rosseti, al posto di Ragusa (bella prestazione), spostando Falco a sinistra. Terza sostituzione (87′) anche per Di Carlo, Martic per Kvrzic sul lato destro. Il Cesena ci prova fino alla fine, Rosseti ha una buona opportunità, ma non c’è nulla da fare. Finisce 1-2, passa lo Spezia, con una prestazione molto concreta e non certo spettacolare.

Serie B, Cesena-Spezia il primo playoff

Carpi-Sassuolo 1-3

Derby Modenese al Braglia, 31° Giornata della Serie A, Carpi-Sassuolo.

Mister Castori decide di schierare il Carpi con il modulo 4-5-1

   Belec

Letizia   Romagnoli   Gagliolo   Poli

Di Gaudio Bianco Porcari Kofie Pasciuti

      Mancosu

*Porcari pare sia stato scelto in extremis a sostituire Lollo infortunatosi nel riscaldamento.

Eusebio Di Francesco schiera il Sassuolo con il consueto modulo 4-3-3

     Consigli

Vrsaljko   Acerbi   Peluso   Longhi

      Biondini Magnanelli Duncan

Berardi        Defrel        Sansone

I primi minuti vedono un approccio aggressivo del Carpi ma, al 4’ minuto, complice un errato posizionamento di Romagnoli, il Sassuolo passa in vantaggio con Sansone. Qui la partita cambia completamente, il Sassuolo mantiene costantemente il possesso palla, la squadra di Castori non riesce ad opporsi con la necessaria efficacia. La pressione dei biancorossi avviene spesso in ritardo ed il continuo movimento coordinato dei giocatori di Di Francesco fa si che il Sassuolo possa comandare la partita. In fase di non possesso palla, non esiste una marcatura specifica sul mediano basso Magnanelli, escono a turno Bianco, Porcari e Kofie.

Gli unici problemi per il Sassuolo nascono dalla coppia centrale difensiva improvvisata e non ben assortita per caratteristiche: sia Peluso che Acerbi sono infatti giocatori alti, dalle lunghe leve, e possono essere messi in difficoltà in situazione di rapida ripartenza, sia contro Mancosu che contro Di Gaudio. L’occasione più pericolosa per il Carpi capita sui piedi di Kofie che sfrutta un’uscita in ritardo di Acerbi ma calcia fuori.

Al minuto 25 il Carpi pareggia con Gagliolo che mette in rete di testa una punizione laterale. Il gol non cambia però la partita, ed al minuto 36, a seguito di un’aggressione altissima degli attaccanti, il Sassuolo torna in vantaggio con Defrel. Il primo tempo si chiude 1-2, risultato stretto per la squadra di Di Francesco.

All’intervallo Castori effettua un cambio di modulo, inserisce l’attaccante Lasagna al posto di Porcari e passa al 4-4-2, la coppia di centrocampo si risistema con Kofie centro-destra e Bianco centro-sinistra. Pur senza creare clamorose occasioni da gol, il Carpi dimostra di poter riaprire la partita: nel secondo tempo i biancorossi sono più efficaci nel pressing alto e la costruzione dal basso sistematica (dal 1’ al 90’!) del Sassuolo è messa in difficoltà. In particolare, al 52’, nonostante un momento di difficoltà nelle ultime giocate, Consigli non rinuncia servire palla a terra i suoi compagni.

Al 63’ Castori effettua il secondo cambio, toglie Di Gaudio, nonostante mostrasse brillantezza nelle situazioni di 1vs1, ed inserisce Verdi. Al 67’ Di Francesco ricompone la coppia difensiva titolare inserendo Cannavaro: esce Longhi, Peluso si allarga terzino sinistro. Al 73’ il gol che chiude la partita: corner per il Sassuolo, Acerbi colpisce di testa dentro l’area piccola sfruttando l’errato intervento di Romagnoli. Al 78’ Castori effettua il terzo cambio, esce Mancosu sostituito da De Guzman, attaccante più portato al raccordo col centrocampo. Secondo cambio di Di Francesco all’80’, Politano sostituisce Berardi; quattro minuti dopo esce Biondini, al suo posto Pellegrini.

Finisce 3-1 per il Sassuolo una partita che, se escludiamo una ventina di minuti del secondo tempo, è sembrata nettamente squilibrata: la squadra di Di Francesco conferma di essere una delle più belle della Serie A 2015/2016 per gioco espresso, il Carpi stasera non ha fatto vedere quelli che sono stati finora i suoi punti di forza, ovvero intensità ed aggressività.

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